L’Alta Badia, in tedesco “Hochabtei”, è situata in un’ampia, assolata conca valliva nel cuore delle Dolomiti. Avvolta da prati e boschi e circondata a 360° dal teatro naturale delle montagne dolomitiche – le gigantesche pareti del Sella, del Sassongher, della Gardenacia e del Monte Croce – la nostra valle offre straordinarie possibilità di vacanza!
La valle è formata da sei paesi - Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, Badia e La Valle - e si distingue non solo per la sua eccellente posizione e lo straordinario panorama montano, bensì anche per la sua vitalità culturale.
Il paesaggio naturale in Alta Badia
In Alta Badia, è la natura stessa a offrire gli spazi giusti per il riposo e la tranquillità. Le Dolomiti e i parchi naturali di Puez-Odles e Fanes-Sennes-Braies vi invitano a godervi appieno il paesaggio e a praticare attività all’aperto: in estate camminare, pedalare e fare escursioni; in inverno sciare, fare snowboard, fondo ed escursioni con le ciaspole !
Alta Badia, la terra dei ladini
I Ladini delle Dolomiti occupano quattro valli poste intorno al gruppo del Sella: l’Alta Badia, detta anche Val Badia, la Val Gardena, la Val di Fassa e il Livinallongo. In queste valli, la lingua ladina è ancora oggi attivamente parlata e accuratamente preservata.
I reperti archeologici rilevati presso il “Sotciastèl” di Pedraces confermano che gli insediamenti in Val Badia risalgono all’era del bronzo, cioè al XVI-XII secolo a.C. Ad occupare la valle furono popolazioni pre-indeuropee per lo più dedite alla pastorizia, e poi i Celti; in seguito, questi popoli vennero denominati “Reti” dai Romani.
Il ladino, la lingua dell’Alta Badia
La lingua ladina si evolse sotto il dominio romano. Essa scaturisce dalla mistione della lingua dei Reti con il latino popolare. La conformazione del territorio, che a causa delle alte montagne ha isolato l’area dagli intensi contatti con l’esterno, ha consentito la sopravvivenza della lingua ladina, che nelle valli intorno al massiccio del Sella è sopravvissuta vino al XX secolo. Questa lingua, un tempo la più diffusa nella regione alpina, è oggi attivamente usata da circa 30.000 parlanti madrelingua. Il ladino è riconosciuto come lingua ufficiale dell’Trentino Alto Adige, insieme al tedesco e all’italiano, ed è anche obbligatoria materia di studio nelle scuole.